Turismo sessuale minorile – terza parte
Il turismo sessuale minorile lo praticano persone di ogni ceto e appartenenza. Non c'è una categoria standard, c'è chi ha famiglia regolare e chi no. Ci sono giovani, adulti, anziani. È ora di smetterla di vedere sulle spiagge tropicali uomini maturi di 50-60-70 anni mano nella mano con ragazzine di 15-16 anni. Non deve più esistere!É una vergogna sapere e non fare niente per migliorare.
In Italia come in altri paesi, purtroppo manca una seria e vera educazione sessuale. Nelle famiglie spesso parlare di sesso è ancora un Tabu, un argomento da non porre in discussione se non di nascosto, come che la sessualità non facesse parte della nostra personalità. La scuola in questo è molto arrettrata.
Cosi come anche la giustizia deve ancora fare passi avanti nella società in genere se ne deve parlare di più e meglio e non liquidare la cosa con una risatina. Le donne vanno aiutate ad avere più coraggio nelle denunce anche quelle dentro le mura domestiche. Certo è un problema complesso, delicato ma va affrontato.
Purtroppo in molte zone del Brasile ma anche in altri paesi, questo tipo di turismo aiuta l' economia locale ma non è tollerabile che l'interesse economico prevalga e calpesti i diritti fondamentali delle persone, delle donne, delle ragazze e dei minori. Lasciamo in pace i bambini, lasciamo che possano avere una vità dignitosa con i loro sogni.
Di Luca Mucci, Italia
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